Le Cronache della Folgoluce Wiki
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Teft
Teft

Fan art di (Shuravf)

Status personale
Status

Vivo

Prima apparizione

La Via dei Re, capitolo 11

Titoli

Tenente

Nazionalità

Alethi

Arma

Lancia

Poteri

Corrivento

Status familiare
Coniuge

Deceduta [1]

Caratteristiche fisiche
Razza

Umana

Sesso

Maschio

capelli

brizzolati

occhi

marroni

Status professionale
Affiliazione
Occupazione

militare


Teft: «Tu sei giovane.Io sono vecchio.»
Kaladin: «Questo ti rende più saggio, presumibilmente?»
Teft: «Dannazione, no. L'unica cosa che dimostra è che ho più esperienza di te a restare vivo.»
— Teft e Kaladin, La Via dei Re, capitolo 46

Teft è un membro del Ponte Quattro e uno dei primi pontieri ad aiutare e poi seguire Kaladin.

Aspetto[]

Teft è un uomo vecchio, con guance cascanti, occhi bruni e capelli corti, brizzolati. Porta una barba curata[2] e non ha un marchio da schiavo.[3]

Storia[]

Teft nacque in una famiglia che apparteneva alla setta dei Contemplatori. Essi bramavano il ritorno dei Cavalieri Radiosi e mettevano le loro vite volutamente in pericolo, nella speranza che prima o poi uno dei loro membri manifestasse i poteri di vincolaflussi. La madre di Teft morì proprio in uno di questi tentativi. Quando ne ebbe abbastanza dei loro rituali, Teft denunciò la setta al capocittà. L'occhichiari li fece arrestare tutti e imbastì un grande processo al termine del quale i Contemplatori furono tutti condannati a morte. Teft vide il suo stesso padre finire impiccato[4]

Alla fine, Teft si arruolò nell'esercito come lanciere. Venne promosso a sergente e trasferito alle Pianure Infrante. Restò in servizio per qualche anno[5] prima di essere degradato al grado di pontiere, per ragioni ignote. Successivamente, per qualche infrazione, venne trasferito per punizione nel Ponte Quattro. [3] 

La Via dei Re[]

Teft è la prima persona di cui Kaladin chiede il nome[3]. Presto di due iniziarono a collaborare per procurarsi la resina di nodoserba e diventano amici. Quando Kaladin viene condannato al giudizio del Folgopadre, Teft rimane sorpreso che il ragazzo sia riuscito a sopravvivere; cosa ancora più importante, Teft nota che la sfera che aveva consegnato al capoponte, come portafortuna, è opaca.

Una sfera vuota dopo un'altempesta, pensò. E un uomo che è ancora vivo quando dovrebbe essere morto. Due cose impossibili.

–La Via dei Re, capitolo 35

Sospettando che Kaladin possa essere un Radioso, in gran segreto, Teft prova ad avvicinare delle sfere infuse al corpo martoriato dell'alethi, che lotta tra la vita e la morte. Con suo stupore, Kaladin riesce ad assorbire la folgoluce e a curare parte delle sue ferite. Così, nei successivi dieci giorni, l'ex-sergente continua a fornire al pontiere nuove sfere: ferite che avrebbero richiesto un mese di cure intensive, vengono guarite in appena una frazione di tempo.

Una volta che Kaladin si è ristabilito, Teft si adopera per fargli prendere consapevolezza dei suoi poteri. Prima gli pone delle domande sulle sue condizioni ogni qual volta il ragazzo affronti un forte situazione stressante e poi passa ad una dimostrazione pratica, forzandolo ad usare i suoi poteri con uno stratagemma[6]. Teft nelle settimane successive continua a seguire Kaladin e gli rivela tutto ciò che sa sui Radiosi, incluso il suo passato da Contemplatore[7].

Quando i pontieri decidono infine di tentare la fuga dalla schiavitù, la vita passata di Teft come sergente dell'esercito torna utile a tutti, aiutando Kaladin a sovrintendere l'addestramento del Ponte Quattro al combattimento.

Parole di Luce[]

Sopravvissuto alla battaglia della Torre, Teft diventa un membro della guardia personale della famiglia Kholin e viene innalzato al grado di tenente da Kaladin, con l'incarico di addestrare le nuove reclute[2]. Teft seleziona una quarantina di uomini, i più volenterosi e in gamba, e li addestra separatamente di modo da farne i sergenti del battaglione: con sorpresa di Kaladin, Teft riuscirà in questa impresa con largo anticipo[8] di quanto avesse mai immaginato.

Dopo l'attentato di Szeth, Teft viene scelto da Kaladin per addestrarsi con Yake e Moash nell'uso delle stratolame[9]. Quando Kaladin viene incarcerato dopo il duello dei sei stratoguerrieri, Teft prende il comando del Ponte Quattro e tiene in riga gli uomini, impedendo loro di fare sciocchezze come tentare di liberare il loro comandante[10].

Teft si unirà alla spedizione nelle Pianure Infrante organizzata da Dalinar Kholin insieme all'intero Ponte Quattro, lasciando alle caserme solo i feriti e una piccola unità di uomini scelta da Moash con il compito di difendere il Re.Durante la battaglia di Narak, aspettandosi un entrata in scena di Kaladin, da ordine ai suoi uomini di preservare dei sacchi pieni di sfere infuse. Quando il capitano raggiunge il campo di battaglia, come previsto, le sfere conservate permettono a Kaladin di poter fronteggiare Szeth, risultando così determinanti[11].     

Teft

    

Personalità[]

Teft viene considerata una persona burbera ma a lui piace pensare che ha una bassa tolleranza per la stupidità[12]. A causa del suo travagliato passato è un uomo riservato e che evita di invadere la privacy degli altri suoi commilitoni. Inoltre più volte traspare il suo senso di colpa per aver annientato i Contemplatori e più volte avverte Kaladin di non fidarsi di lui. Attualmente solo lo stesso Kaladin e Sigzil sono a conoscenza del suo passato[13].

Ha una grande stima del suo capitano e nelle sue capacità; quando questi viene dato per morto dopo una caduta nelle voragini delle Pianure Infrante, Teft non dubita neanche per un istante che sia vivo e vegeto[13].

Teft sembra avere fiducia anche i Dalinar Kholin e incoraggia sin da subito il capoponte a rivelargli i suoi poteri[2]

Teft è solito coinvolgere nelle sue imprecazioni sia i mangiacorno che l'araldo Kelek

Fonti[]

Ponte Quattro
Comandante Kaladin
Tenenti TeftRocciaSigzilMoashSfregio
Soldati BisigDabbidDrehyEthHobberLeytenLopenLynPedinPeetRlainTorfinYakeHuio
Deceduti AdisAmarkArikBeldCorlDelpDunnyGadolIdolirJaks SenzaorecchioKoolfMalopMartMappeMurkNarmRodTreff
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