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L'illusione del tempo | Inghiottito dal cielo |
Punto di Vista: Shallan,Adolin,Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante (Narak,il Pinnacolo)
Epigrafe[]
"14182411932314145821715573911418120201535719219233182382194315143181578 |
Trama[]
“ | I Cavalieri Radiosi sono tornati. | ” |
–Kaladin, Parole di Luce, capitolo 84 |
Shallan[]
Shallan e il suo team di studiosi iniziano ad investigare sul meccanismo che permetterà l'attivazione della giuriporta. Schema l'avverte che due tempeste stanno per abbattersi sulle pianure e Shallan invia immediatamente dei messaggeri a Dalinar: deve portare sull'altopiano circolare tutte le sue truppe, il più in fretta possibile.
Adolin[]
Il duello con Eshonai è impegnativo ma alla fine, Adoli, riesce a sfruttare la sete di sangue della sua avversaria contro se stessa: la porta sul ciglio dell'altopiano e la fa precipitare nel burrone sottostante[1]. Rivolgendo lo sguardo ad ovest, Adolin osserva una tempesta in formazione e corre immediatamente alla tenda di comando per avere informazioni e nuovi ordini. Durante il tragitto chiede ad un soldato dove sia suo padre: il soldati è uno shin. E' Szeth.
Kaladin[]
Kaladin viene subito reso inoffensivo da Moash ma nonostante il dolore, le ferite e le infermità,continua a lottare per difendere il Re. Mentre Graves e Moash discutono su chi debba dare il colpo di grazia al sovrano, Kaladin arriva a comprendere perché sta difendendo Elhokar e in quel momento pronuncia le Parole:
“ | Proteggerò perfino quelli che odio purché sia giusto. | ” |
La voce di Syl ordina a Kaladin di stendere la mano: una stratolama illuminata appare nella mani del pontieri e un istante i suoi poteri fanno ritorno e le sue ferite sono sanate.
Mentre Graves fugge insieme al suo compagno, lascia intendere che non è finita qui, che se anche hanno fallito con il loro bersaglio, ormai Kaladin e Dalinar sono separati. Il pontiere capisce immediatamente la gravità di quelle parole.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ La manovra non è in realtà così "pulita". Senza l'aiuto di Sfregio, Drehy e una decina di sodati, Adolin sarebbe precipitato a sua volta