Capitolo precedente | Boccioli e torte | Capitolo successivo |
Fardelli | Il cavalcatempeste |
Punto di Vista: Shallan Davar
ambientazione: Pianure Infrante
Epigrafe[]
"I nostri dèi nacquer di un’anima frammento, |
Trama[]
“ | Non posso fuggire, pensò una parte istintiva di lei. Shallan fu colta dal panico, che portò con sé ricordi di giorni trascorsi nella più completa impotenza. La violenza sempre più distruttiva di suo padre. Una famiglia che andava in pezzi. Impotente. Non posso scappare, non posso scappare, non posso scappare. Combatti. | ” |
–Parole di Luce, capitolo 34 |
Passata l'altempesta, Tyn e Shallan possono finalmente leggere il rapporto dalla distacanna. Jah Keved è divorata dalla guerra civile[1] e Tyn chiede alla ragazza se conosca almeno uno dei pretendenti al trono. Nonostante Shallan risponda di no, Tyn valuta l'ipotesi di recarsi nel suo paese una volta che gli "affari" nelle Pianure Infrante siano conclusi[2].
Un secondo rapporto viene scritto dal fabrial, riportando notizie sui disertori arruolati da Shallan[3]. La ragazza capisce che Tyn vuole tradirli una volta arrivati ai campi alethi ma lei protesta asserendo che ha dato la sua parola. Tyn la schernisce e Shallan si ritrova davanti un bel problema: come proteggere i disertori senza alienarsi la simpatia e fiducia del suo mentore?
Arriva un terzo rapporto, di cui Tyn è molto contenta: l'incarico a sud che aveva portato la donna nelle Terre Gelide è stato completato e i sui clienti si ritengono soddisfatti. Dopotutto, Tyn riceverà il suo pagamento. Shallan è sconvolta. La donna con la quale ha condiviso gioia e risate nelle ultime settimane è colei che ha organizzato e portato avanti l'assassinio di Jasnah.
L'ultimo rapporto svela Shallan come la pupilla di Jasnah. Tyn non ci pensa due volte e aggredisce la ragazza con l'intenzione di ucciderla. Shallan cerca di difendersi come può[4] ma è in netto svantaggio. Quando Tyn però sta per sferrare il colpo fatale, Shallan trova la forza per reagire. Evoca la sua stratolama[5] e uccide il suo mentore.
In quel momento irrompono nella tenda Vathah[6], Gaz e gli altri disertori. Sono stati attirati da una "voce" che ordinava loro di venirla a prendere e che li avvertiva che le guardie di Tyn non li avrebbero fatti passare[7].
Shallan ordina di perquisire la tenda mentre presta la sua attenzione alla distacanna. L'operatore, ignaro di non parlare più con Tyn, gli ha chiesto se desidera avere un incontro con i suoi benefattori[8].
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ Le forze dell'altoprincipe Valam si stanno preparando ad occupare Vedenar.
- ↑ "La guerra significa disperazione e la disperazione è il nostro nutrimento." dice Tyn.
- ↑ Sono in gran parte ricercati dall'altoprincipe Sadeas. Su Vathah pende una taglia di 4 broam di smeraldo
- ↑ Arriva perfino a usare il Tessiluce per cercare di ingannare Tyn,
- ↑ "Dieci battiti di cuore. Ma per lei non dovevano essere dieci, giusto?" passaggio molto significativo
- ↑ E' sgomento nel vedere la stratolama di Shallan, perché si rende conto che la notte dell'attacco dei banditi, la ragazza avrebbe potuto ucciderli tutti....ladri e disertori.
- ↑ I disertori pensano che fosse la voce dell'Onnipotente ma Shallan spiegherà loro che si tratta del "suo spren".
- ↑ I Sanguispettri
Curiosità[]
Il nome del capitolo deriva da una frase pronunciata da Shallan alla stessa Tyn
“ | Penso che scoprirai che la mia vita non è stata proprio boccioli e torte. | ” |