Capitolo precedente | Mostri | Capitolo successivo |
Tyn | La piuma |
Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante (scuderie)
Epigrafe[]
"Forma fumosa cela, passaggi dà indiscussi. |
Trama[]
“ | Sono in sella ad una pila di broam di smeraldo | ” |
–Natam, Parole di Luce, capitolo 25 |
Quattro giorni dopo l'attentato, Dalinar porta Kaladin e alcuni membri del Ponte Quattro alle sue scuderie. A suo dire, è indispensabile che imparino a cavalcare e come argomentazione offre ii tre quarti d'ora impiegati dal capitano occhiscuri per raggiungere il palazzo di Elhokar dopo aver subito del tentato omicidio.
Kaladin ascolta così la lezione di equitazione di Jenet, la maestra delle scuderie Kholin[1], e successivamente sale in groppa al suo cavallo, Spruzzo. Mentre cavalca, Kaladin si accosta a Natam, uno dei pontieri in servizio la notte dell'attentato; dalla chiacchierata che segue, il lanciere capisce che la ringhiera è stata sabotata dopo l'altempesta[2].
Adolin lo affianca con il suo Ryshadium per schernire il pontiere e lo provoca sottilmente a tentare di cavalcare un vero cavallo, un animale chiamato Folgosogno e non ancora del tutto domato. Kaladin accetta la sfida e grazie al potere dei vincolaflussi riesce a rimanere in sella, anche se alla fine la bestia riesce a sbalzarlo via.
Dalinar sopraggiunge per accertarsi delle condizioni di Kaladin e lo informa che tra due settimane potranno cominciare le ronde fuori dai campi militari.
Kaladin parla di nuovo con Natam per sapere quali delle guardie hanno presidiato il balcone dopo l'altempesta. L'uomo dopo averci riflettuto tira fuori il nome di Moash.
Personaggi[]
Apparsi[]
- Kaladin
- Dalinar Kholin
- Jenet (1° apparizione)
- Moash
- Adolin Kholin
- Renarin Kholin
- Natam
- Sylphrena
- Amaram
Luoghi e termini menzionati[]