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− | ''Forma flessuosa dai tocchi delicati.'' <br /> |
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− | ''Diedero gli dèi questa forma a tanti,''<br /> |
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− | ''Ma poi li sfidaron e furon annientati.''<br /> |
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− | ''Questa forma agogna precisi ed abbondanti.|Dal Canto di Elencazione degli Ascoltatori|XXVII strofa}} |
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==Sommario== |
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+ | {{Citazione|Quegli occhi parevano vecchi, in qualche modo, ma la pelle dell’uomo non sembrava abbastanza rugosa da corrispondere a essi. Poteva avere trentacinque anni. O poteva averne settanta. Troppo giovane, pensò Kaladin, anche se non riusciva a dire perché.|Parole di Luce, capitolo 16}} |
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+ | Kaladin ispeziona i terreni di esercitazione degli occhichiari. Dopo l'iniziale delusione per l'aspetto assolutamente ordinario di quel posto, la squadra di pontieri si divide e allestisce un perimetro di sicurezza, in attesa dell'arrivo dei figli di Dalinar. |
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+ | Dopo aver discusso con Moash di Amaram e dei suoi crimini, Kaladin intraprende una nuova perlustrazione <ref>Viene rivelato che durante l'ultima altempesta è stato scritto il secondo numero del conto alla rovescia. Kaladin sospetta che il responsabile sia lo stesso Dalinar: è troppo tranquillo sull'intera faccenda.</ref> e Syl ne approfitta per farlo ragionare<ref>Kaladin è anche inquieto sul conto alla rovescia. Chiede a Syl se abbia visto di nuovo gli spren rossi. Syl conferma anche se ammette che sono difficili da notare</ref>: sa bene che Kaladin da quando ha visto Dalinar accogliere Amaram con tutti gli onori, ha iniziato a pensare che il Kholin fosse della stessa pasta del traditore. Syl incalza l'ostinato pontiere fino a chiedergli:{{Citazione|Puoi sinceramente dire che pensi che Dalinar Kholin stia solo fingendo di essere onorevole?}} |
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+ | Kaladin si arrende all'evidenza e Syl gli consiglia di parlare con lui di Amaram. Il lanciere tuttavia è scettico: non pensa che Dalinar presterà orecchio ad accuse senza prove e per giunta rivolte contro un suo caro amico. |
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+ | Adolin e Renarin arrivano nei campi di allenamento<ref>Syl dice a Kaladin che i due fratelli non gli piacciono. Kaladin replica che a lei non piace nessuno che porti gli strati e si domanda se anche i Radiosi sbagliarono ad usarle. Syl replica che all'epoca le stratolame non erano abominazioni</ref>, con lo scopo di affidare il più giovane dei Kholin alle cure di un bravo maestro spadaccino. Mentre i due parlano con un gruppo di ferventi, Kaladin vede un uomo nelle ombre. Pensando ad un possibile assassino Kaladin si reca immediatamente ad indagare e scopre che si tratta di un fervente di nome Zahel. Kaladin nota subito il suo aspetto poco ordinario e rimane sorpreso quando Adolin chiede che sia proprio quell'uomo ad addestrare il fratello minore<ref>Zahel fa capire che la ragione per la quale Renarin non si era addestrato prima era la sua assenza. Adolin voleva che il fratello si addestrasse solo con il fervente.</ref>.Kaladin nota Lopen e Shen che si stanno avvicinando e va loro incontro per ricevere i rapporti di Teft<ref>Kaladin biasima Syl per incoraggiare Roccia a venerarla come una divinità. Syl replica che lei è "''Un pezzettino di una divinità. Molto, molto piccolo".''</ref>. |
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== Personaggi == |
== Personaggi == |
Versione attuale delle 12:52, 26 mag 2017
Capitolo precedente | Maestro spadaccino | Capitolo successivo |
Una mano con la torre | Uno schema |
Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante (terreni di allenamento)
Epigrafe[]
"Forma flessuosa dai tocchi delicati. |
Sommario[]
“ | Quegli occhi parevano vecchi, in qualche modo, ma la pelle dell’uomo non sembrava abbastanza rugosa da corrispondere a essi. Poteva avere trentacinque anni. O poteva averne settanta. Troppo giovane, pensò Kaladin, anche se non riusciva a dire perché. | ” |
–Parole di Luce, capitolo 16 |
Kaladin ispeziona i terreni di esercitazione degli occhichiari. Dopo l'iniziale delusione per l'aspetto assolutamente ordinario di quel posto, la squadra di pontieri si divide e allestisce un perimetro di sicurezza, in attesa dell'arrivo dei figli di Dalinar.
Dopo aver discusso con Moash di Amaram e dei suoi crimini, Kaladin intraprende una nuova perlustrazione [1] e Syl ne approfitta per farlo ragionare[2]: sa bene che Kaladin da quando ha visto Dalinar accogliere Amaram con tutti gli onori, ha iniziato a pensare che il Kholin fosse della stessa pasta del traditore. Syl incalza l'ostinato pontiere fino a chiedergli:
“ | Puoi sinceramente dire che pensi che Dalinar Kholin stia solo fingendo di essere onorevole? | ” |
Kaladin si arrende all'evidenza e Syl gli consiglia di parlare con lui di Amaram. Il lanciere tuttavia è scettico: non pensa che Dalinar presterà orecchio ad accuse senza prove e per giunta rivolte contro un suo caro amico.
Adolin e Renarin arrivano nei campi di allenamento[3], con lo scopo di affidare il più giovane dei Kholin alle cure di un bravo maestro spadaccino. Mentre i due parlano con un gruppo di ferventi, Kaladin vede un uomo nelle ombre. Pensando ad un possibile assassino Kaladin si reca immediatamente ad indagare e scopre che si tratta di un fervente di nome Zahel. Kaladin nota subito il suo aspetto poco ordinario e rimane sorpreso quando Adolin chiede che sia proprio quell'uomo ad addestrare il fratello minore[4].Kaladin nota Lopen e Shen che si stanno avvicinando e va loro incontro per ricevere i rapporti di Teft[5].
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
Note[]
- ↑ Viene rivelato che durante l'ultima altempesta è stato scritto il secondo numero del conto alla rovescia. Kaladin sospetta che il responsabile sia lo stesso Dalinar: è troppo tranquillo sull'intera faccenda.
- ↑ Kaladin è anche inquieto sul conto alla rovescia. Chiede a Syl se abbia visto di nuovo gli spren rossi. Syl conferma anche se ammette che sono difficili da notare
- ↑ Syl dice a Kaladin che i due fratelli non gli piacciono. Kaladin replica che a lei non piace nessuno che porti gli strati e si domanda se anche i Radiosi sbagliarono ad usarle. Syl replica che all'epoca le stratolame non erano abominazioni
- ↑ Zahel fa capire che la ragione per la quale Renarin non si era addestrato prima era la sua assenza. Adolin voleva che il fratello si addestrasse solo con il fervente.
- ↑ Kaladin biasima Syl per incoraggiare Roccia a venerarla come una divinità. Syl replica che lei è "Un pezzettino di una divinità. Molto, molto piccolo".