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{{Citazione|Il mondo è appena cambiato, Gaz. Sono morto in quella Voragine. Ora devi fare i conti col mio spirito vendicatore.|Kaladin|La Via dei Re, capitolo 11}} |
{{Citazione|Il mondo è appena cambiato, Gaz. Sono morto in quella Voragine. Ora devi fare i conti col mio spirito vendicatore.|Kaladin|La Via dei Re, capitolo 11}} |
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+ | Sono passate poche ore dalla morte del ragazzo somigliante a Tien e dall'abbandono di Syl; un'altempesta è appena passata e Kaladin ne approfitta per uscire all'aperto. Qui, incontra Gaz che comincia ad insultarlo ma Kaldin lo ignora e gli dice che si sta recando alla Voragine dell'Onore: il sergente tace immediatamente e si limita di ricordargli di lasciare qui i sandali e il farsetto, perché non ha voglia di andarli a recuperare in fondo all'abisso. |
Dinanzi al creapaccio, Kaladin, ripensa alla sua vita, ai passi compiuti e agli errori commessi. Poi, prima che possa gettarsi nel vuoto e suicidarsi una voce chiama il suo nome: è Syl. La spren è tornata portando con sé una foglia di [[Nerovina|nerovina]], asserendo che è tutto è sembrato andare storto quando aveva perduto quelle che il ragazzo portava con sé<ref>Syl conferma che ha iniziato a osservare Kaladin ai tempi della sua militanza nell'esercito di Amaram</ref>. Syl riesce a convincere Kaldin a fare un ultimo tentativo, quello di salvare i pontieri dal loro destino infame. |
Dinanzi al creapaccio, Kaladin, ripensa alla sua vita, ai passi compiuti e agli errori commessi. Poi, prima che possa gettarsi nel vuoto e suicidarsi una voce chiama il suo nome: è Syl. La spren è tornata portando con sé una foglia di [[Nerovina|nerovina]], asserendo che è tutto è sembrato andare storto quando aveva perduto quelle che il ragazzo portava con sé<ref>Syl conferma che ha iniziato a osservare Kaladin ai tempi della sua militanza nell'esercito di Amaram</ref>. Syl riesce a convincere Kaldin a fare un ultimo tentativo, quello di salvare i pontieri dal loro destino infame. |
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[[Categoria:La Via dei Re - capitoli]] |
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Versione attuale delle 06:41, 22 feb 2016
Capitolo precedente | Gocce | Capitolo successivo |
Storie di chirurghi | Ishikk |
Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Pianure Infrante (campo di Sadeas)
Epigrafe[]
“ | Tre di sedici governavano, ma ora lo Spezzato regna | ” |
–Raccolto: Chachanan, 1173, 84 secondi premorte. Soggetto: un tagliaborse con la malattia logorante, di parziale discendenza iriali. |
Sommario[]
“ | Il mondo è appena cambiato, Gaz. Sono morto in quella Voragine. Ora devi fare i conti col mio spirito vendicatore. | ” |
–Kaladin, La Via dei Re, capitolo 11 |
Sono passate poche ore dalla morte del ragazzo somigliante a Tien e dall'abbandono di Syl; un'altempesta è appena passata e Kaladin ne approfitta per uscire all'aperto. Qui, incontra Gaz che comincia ad insultarlo ma Kaldin lo ignora e gli dice che si sta recando alla Voragine dell'Onore: il sergente tace immediatamente e si limita di ricordargli di lasciare qui i sandali e il farsetto, perché non ha voglia di andarli a recuperare in fondo all'abisso.
Dinanzi al creapaccio, Kaladin, ripensa alla sua vita, ai passi compiuti e agli errori commessi. Poi, prima che possa gettarsi nel vuoto e suicidarsi una voce chiama il suo nome: è Syl. La spren è tornata portando con sé una foglia di nerovina, asserendo che è tutto è sembrato andare storto quando aveva perduto quelle che il ragazzo portava con sé[1]. Syl riesce a convincere Kaldin a fare un ultimo tentativo, quello di salvare i pontieri dal loro destino infame.
Torna quindi sui suoi passi e attacca Gaz costringendolo a nominarlo capoponte e corrompendolo affinché rimanga lontano da lui e non interferisca con i suoi piani.Quindi, rientra nella caserma e inizia a chiedere i nomi dei pontieri[2].
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]