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Quattro vite | Una menzogna potente |
Punto di Vista: Kaladin
ambientazione: Hearthstone (maniero di Roshone)
Epigrafe[]
"Non sono morto. Ho sperimentato qualcosa di peggio." |
Trama[]
Roshone ordina alle guardie di attaccare Kaladin, ma notando la sua evidente abilità esitano incerte. Kaladin si rammarica del suo gesto impulsivo e si scusa, ordinando alle guardie di abbassare le armi. Quindi esige una stanza vuota in cui parlare, ma Roshone chiede perché mai dovrebbe prendere ordini da lui. Kaladin convoca la sua Stratolama, facendo diventare i suoi occhi azzurri[1].
Nella biblioteca, Kaladin scopre che i Parshendi si sono trasformati ma poi hanno lasciato la città senza far del male a nessuno. Kaladin vuole capire dove sono andati, quindi chiede delle mappe, una distacanna per comunicare con Dalinar, e alcuni cavalli. Mentre le guardie vanno a procurare quanto richiesto, Kaladin avverte Roshone della gravità della situazione e che deve preparare Hearthstone per il ritorno della Tempesta Infinita. Roshone si accascia sulla sedia sopraffatto, ma Laral appena giunta nella biblioteca, si impegna a guidare il suo popolo.
Kaladin torna dai suoi genitori[2] e aiuta suo padre a curare i feriti. Lirin è deluso dal fatto che Kaladin sia diventato uno di "loro", una persona che cerca di risolvere i problemi con la violenza. Riconosce che i Parshendi devono essere combattuti, ma voleva che suo figlio fosse un chirurgo, non un guerriero. Ma Kaladin replica[3]:
“ | No.Tu sei un chirurgo, padre, ma io sono qualcosa di diverso. Un sorvegliante al limitare. | ” |
Kaladin torna in biblioteca e vede la distacanna, carica di Folgoluce[4], che inizia a scrivere le parole da Navani, con grande sorpresa di Laral. Dalinar chiede un rapporto della situazione e Kaladin si offre di andare in ricognizione per comprendere i piani del nemico. Dalinar è d'accordo e gli dice di portare con sé la distacanna per tenerlo aggiornato[5].
Kaladin esce dalla stanza e trova sua madre ad aspettarlo. Tiene in braccio un bambino, il nuovo fratello di Kaladin , Oroden[6]. Kaladin lo tiene e piange commosso. Kaladin chiede eventuali sfere infuse e le scambia due per una. Kaladin dice a Lirin che vuole portare la sua famiglia in salvo, ma suo padre rifiuta; è il chirurgo comunale ed è necessario lì. Gli altri profughi nel maniero ascoltano la conversazione sulla Desolazione, e sussurrano sconcertati. Kaladin sentendo di non poterli abbandonare così mette in mostra i suoi poteri e annuncia che i Cavalieri Radiosi sono tornati e che stavolta non li deluderanno[7]. Vola in una città vicina per ottenere più sfere infuse.
Personaggi[]
Apparsi[]
Menzionati[]
Luoghi e termini menzionati[]
- Spren
- Occhiscuri
- Parshi
- Ceppogrosso
- Occhichiari
- Stratolama
- Nichiliferi
- Spinabianca
- Altempesta
- Folgoluce
- Battaglia di Narak
- Parshendi
- Hearthstone
- Ferventi
- Distacanna
- Tashikk
- Kholinar
- Desolazione
- Tempesta Infinita
- Stratoguerriero
- Cavalieri Radiosi
- Stringken
Curiosità[]
C'è un piccolo errore di traduzione in ciò che Kaladin dice a Roshone:
“ | Voi siete un imbroglione, una spia e un assassino. | ” |
“ | You are a cheat, a rat, and a murderer. | ” |
Sebbene "rat" possa essere usato come dispregiativo per chi si comporta come un delatore, non è questo il caso per Roshone.
Note[]
- ↑ Il padre di Kaladin abbassa la testa, deluso
- ↑ Laral nel frattempo è andata a preparare la distacanna e a cercare di stabilire una comunicazione con il re
- ↑ La citazione proviene da una visione di Dalinar, nella quale un Cavaliere Radioso spiega che: "Ogni pascolo ha bisogno di tre cose. Greggi che crescano, pastori che se ne occupino e sorveglianti al limitare. Noi di Alethela siamo quei sorveglianti, i guerrieri che proteggono e combattono. Ci dedichiamo alle terribili arti dell'uccisione, poi le trasmettiamo ad altri quando giunge la Desolazione."
- ↑ Kaladin è sorpreso perché notoriamente durante il Pianto c'è una penuria di sfere infuse. Laral ha avuto la prontezza di far appendere le sfere durante l'altempesta imprevista della battaglia di Narak
- ↑ In realtà Kaladin, come tutti gli uomini alethi, non sa scrivere. Si limiterà ad inviare ad Urithiru un glifo per confermare che sta bene.
- ↑ Significa "figlio della pace"
- ↑ Hesina alla vista del figlio Radioso, attira uno stuporespren