Beld | |
Status personale | |
Status |
Morto |
Prima apparizione | |
Ultima apparizione | |
Nazionalità |
Alethi |
Arma |
Lancia |
Status familiare | |
Caratteristiche fisiche | |
Razza |
Umana |
Sesso |
Maschio |
Status professionale | |
Affiliazione | |
Occupazione |
soldato |
“ | Era sopravvissuto al Ponte Quattro e al salvataggio degli eserciti di Dalinar. Era sopravvissuto alla Dannazione stessa, solo per cadere qui, vittima di un assassino con poteri che non avrebbe dovuto avere | ” |
–Parole di Luce, capitolo 33 |
Beld è un membro del Ponte Quattro e uno dei ventisette[1] sopravvissuti del Ponte Quattro alla Battaglia della Torre.
Storia[]
Parole di Luce[]
Liberato dalla schiavitù da Dalinar Kholin, Beld entra a far parte della nuova unità del capitano Kaladin. Sebbene non abbia un marchio da schiavo, si lascia comunque tatuare il simbolo del Ponte Quattro sulla fronte[2].
Beld si trova al palazzo del Re durante la notte dell'attentato. Durante il tentativo di evacuazione del sovrano, Kaladin lo invia insieme ad Hobber come avanguardia per esplorare la via d'uscita dall'edificio. Durante il cammino però, i due soldati s'imbattono in Szeth e mentre Hobber viene ferito dai fendenti dello shin, Beld viene trapassato e ucciso[3].