Le Cronache della Folgoluce Wiki
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Il ragazzo è molto legato a sua zia [[Navani]], che saluta sempre con gioia e di cui rispetta il lavoro con i [[fabrial]], mostrando perfino un certo interesse per i suoi studi. Al contrario, Adolin disprezza e odia Sadeas con tutte le sue forze: non si fida di lui, lo considera viscido e ipocrita arrivando al punto di chiamarlo continuamente "anguilla" e mette costantemente il padre in guardia, cercando di dissuaderlo dal fidarsi da lui. Sembra che Adolin avesse un buon rapporto con la madre
 
Il ragazzo è molto legato a sua zia [[Navani]], che saluta sempre con gioia e di cui rispetta il lavoro con i [[fabrial]], mostrando perfino un certo interesse per i suoi studi. Al contrario, Adolin disprezza e odia Sadeas con tutte le sue forze: non si fida di lui, lo considera viscido e ipocrita arrivando al punto di chiamarlo continuamente "anguilla" e mette costantemente il padre in guardia, cercando di dissuaderlo dal fidarsi da lui. Sembra che Adolin avesse un buon rapporto con la madre
   
Adolin ha con le ragazze un rapporto "conflittuale". Sebbene riesca a corteggiarle e a conquistarle, ha grossi problemi a mantenere stabile le relazioni che in genere si sciolgono dopo appena qualche settimana: il ragazzo finisce sempre per offendere, con il suo atteggiamento eccessivamente amichevole verso le altre ragazze, la compagna del momento. Jasnah sintetizza questo atteggiamento come "impaziente" mentre Dalinar pensa che:{{Citazione|Continua a cambiare compagna come se fosse in un ballo dalla musica particolarmente veloce|La Via dei Re, capitolo 22}}
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Adolin ha con le ragazze un rapporto "conflittuale". Sebbene riesca a corteggiarle e a conquistarle con relativa facilità, ha grossi problemi a mantenere stabile le relazioni. In genere ,dopo appena qualche settimana, il ragazzo finisce sempre per offendere con il suo atteggiamento "eccessivamente amichevole" verso altre ragazze, la compagna del momento. [[Jasnah]] sintetizza questo atteggiamento come "impaziente" mentre Dalinar pensa che:{{Citazione|Continua a cambiare compagna come se fosse in un ballo dalla musica particolarmente veloce|La Via dei Re, capitolo 22}}
   
 
== Fonti ==
 
== Fonti ==

Versione delle 10:51, 21 ott 2017

Adolin Kholin
Adolin Fan art di exmakina[1]
Status personale
Status

Vivo

Prima apparizione

La Via dei Re: Capitolo 12

Data di nascita

1150

Lignaggio

Casata Kholin

Nazionalità

Alethi

Parenti
Status professionale
Affiliazione
Occupazione

Soldato

Titoli

Principe

Rango

2° dahn

Arma

Stratolama

Abilità
  • Notevole spadaccino
  • Capacità di usare gli Strati
Caratteristiche fisiche
Razza

Umana

Sesso

Maschio

capelli

Biondo dorato e neri

occhi

azzurri


Adolin Kholin è un principe alethi e terzo nella linea di successione al trono di Alethkar[1]. E' un'abile duellante e uno dei più talentuosi stratoguerrieri dell'esercito alethi. Adolin è il primogenito di Dalinar Kholin e fratello maggiore di Renarin.

Aspetto

Adolin era un uomo alto, dagli occhi azzurri[2] e dai capelli biondi dorati spruzzati di nero[3]. Il colore dei capelli di Adolin, fa pensare a Kaladin che sua madre possa essere di Rira[4]

Storia

Adolin nacque nel 1150[5] e visse a Kholinar insieme alla sua famiglia. A sei anni iniziò il suo addestramento con la spada[6] e all'età di sedici anni ereditò una stratopiastra[5], da parte della famiglia della madre . Successivamente duellando con un "damerino" occhichiari, chiamato Tinalar, ottenne la sua stratolama[7]. Venne affidato alle cure del maestro d'armi Zahel[8] e su insistenza del padre, Adolin entrò a far parte per due mesi di una squadra di lancieri, per fargli sperimentare le fatiche dei suoi sottoposti.[9]

Quando Re Gavilar venne assassinato dall'assassino in bianco, l'armata Kholin partì alla volta delle Pianure Infrante e Adolin si unì alla spedizione di vendetta contro i Parshendi.

La Via dei Re

Nel 1173, Adolin era al seguito del padre e di diversi altoprincipi per partecipare alla caccia all'abissale organizzata dal Re. Durante il tragitto il ragazzo rivela al fratello la sua preoccupazione per le crescenti dicerie sulla salute mentale del padre, ed è avvilito per la scarsa reputazione di cui gode tra l'alta società alethi[5].

Una volta giunti a destinazione la caccia inizia nel peggiore dei modi: l'abissale infatti non emerge sull'altopiano dove erano posizionati esche e cacciatori ma su quello "sbagliato" ovvero quello che ospitava i civili e la corte. Adolin intervenne immediatamente, insieme al padre e al Re. Durante lo scontro, a causa dell'improvvisa rottura del sottopancia della sua sella, Elhokar cadde da cavallo e per poco non venne ucciso dal granguscio.

Tutt'altro che convinto della natura incidentale dell'evento, il Re esortò lo zio ad aprire un'inchiesta e di scovare un’eventuale complotto contro la corona. Dalinar incaricò Adolin di occuparsi delle indagini; il ragazzo accettò e ventilò subito l’ipotesi che dietro la vicenda si nascondesse la mano di Sadeas. Dalinar negò categoricamente e cercò di far cambiare idea al figlio mostrandogli prima come l’altoprincipe - aldilà delle sue meschinità - stesse lavorando per consolidare l’autorità di Elhokar, e poi raccontandogli cosa fece Sadeas durante la notte dell’assassinio di Gavilar. Nonostante tutto, Adolin continuò a non fidarsi del luminobile e chiese al padre di essere almeno più prudente nei riguardi di Sadeas.

Nei giorni seguenti, le indagini dimostrarono solamente che era impossibile stabilire con certezza se la cinghia fosse stata davvero sabotata[10]. Insoddisfatto dalle conclusioni dell'inchiesta, Elhokar nominò Sadeas come Altoprincipe dell'Informazione. Forte della sua nuova posizione di potere, Sadeas rivolse le sue attenzioni sulla Casata Kholin, chiedendo loro campo libero per i suoi magistrati. Adolin, deluso dall'inerzia del padre, che sembrava non accorgersi del pericolo a cui la sua famiglia stava incorrendo, rovesciò su Dalinar tutto quel che pensava a proposito delle sulle visioni e della sua recente condotta[11]. I successivi fallimenti diplomatici, spinsero Dalinar a dare credito alle parole del figlio e a scegliere la strada dell'abdicazione. 

Adolin cercò per un’intera settimana di riportare il padre sui propri passi, prima che potesse rendere pubblica la sua decisione. Dalinar tuttavia era irremovibile: riteneva che le visioni fossero reali e che andassero seguite mentre Adolin pensava che fossero solo illusioni che però potevano essere contenute, se ignorate. Fu Renarin a trovare un compromesso, proponendo di far studiare i dettagli delle visioni per verificarne l’autenticità. Il delicato incarico fu affidato a Navani.[12]

Quella sera stessa si tenne l'ennesimo banchetto organizzato dal Re, e  Adolin era pronto al peggio: Sadeas aveva infatti concluso le sue indagini ed era pronto ad annunciarne i suoi esiti alla corte.Sorprendentemente, l'altoprincipe anziché accusare pubblicamente Dalinar, lo scagionò da qualunque sospetto.[13]

Riconoscendo di essere stato in errore, Adolin tentò nuovamente di dissuadere il padre dall'idea dell'abdicazione e questa volta Dalinar concordò con lui. In questa circostanza, Navani riuscì a dimostrare l’autenticità delle visioni, collegando una frase pronunciata da Dalinar all'Albacanto.[14]

Nelle settimane successive, Adolin partecipò alle sortite congiunte frutto della nuova alleanza tra Dalinar e Sadeas; quando una crisalide venne avvistata sull'imprendibile altopiano della Torre, i due luminobili decisero di dare comunque battaglia, certi che una vittoria lì avrebbe consento di dare una svolta alla guerra. Nel bel mezzo dello scontro però, Sadeas tradì i Kholin e li abbandonò in balia dei Parshendi, senza alcuna possibilità di ritirata.Per fortuna, i pontieri ribelli del Ponte Quattro rifiutando di rendersi complici del vile piano di Sadeas, prestarono soccorso all'esercito Kholin. 

Sopravvissuti alla battaglia della Torre, i Kholin si recarono all'accampamento di Sadeas per chiedere spiegazioni; Dalinar si raccomandò al figlio di non sfoderare la propria arma per nessuna ragione, e soprattutto di assicurarsi che nessun soldato commettesse imprudenze. Quando Dalinar decise di barattare la sua stratolama per i pontieri di Sadeas, Adolin cercò di fermarlo ma ancora una volta nulla poté fare di fronte alla determinazione del padre. [15].

Parole di Luce

Pochi giorni dopo la comparsa di misteriosi glifi nelle stanze di Dalinar Kholin e la pubblicazione dell'editto sulla nuova strategia di guerra, la Casata Kholin si riunì per discutere le mosse successive. Adolin propose di creare una coalizione contro Sadeas ma il rischio di spezzare il regno in due fu ritenuto troppo alto. Dalinar invece preferì "disciplinare" gli altoprincipi, privandoli dei loro strati. Dalinar diede il permesso al figlio di duellare e di perseguire questo obiettivo a qualunque costo[16].

Con la situazione di tensione nei campi alethi, Adolin trova con difficoltà uno sfidante ma alla fine riesce ad ingolosire Salinor Eved, uno stratoguerriero di Thanadal. Il ragazzo lo sconfigge in preda all'Eccitazione in maniera piuttosto brutale, con l'obiettivo di svilire la sua vittoria, evitando così che altri duellanti potessero spaventarsi delle sue reali capacità[7]. Adolin regalerà la Lama appena conquistata al fratello Renarin e lo indirizzerà alla saggia guida del suo vecchio insegnante, il maestro spadaccino Zahel[4].

Nei giorni seguenti, la ricerca per un nuovo sfidante langue. Adolin partecipa così ad una battaglia sulle Pianure Infrante, per aiutare gli altoprincipi Roion e Ruthar nel recupero di un cuorgemma. Durante lo scontro, Adolin viene avvicinato dallo stratoguerriero Parshendi che ha intenzione di negoziare una pace per il suo popolo. Subito dopo, Adolin ottiene da Jakamav, un suo vecchio amico, una dritta per un duello come ringraziamento dell'aiuto prestato quel giorno[6]. La sfida con Eranniv si svolge in maniera molto diversa rispetto a quella contro Salinor: è lunga e laboriosa e Adolin sembra più volte sul punto di perdere, ma ancora una volta è un trucco per mascherare il suo talento[17].

I Kholin si riuniscono nuovamente al palazzo reale dopo essere riusciti a concordare con il messaggero parshendi un incontro tra i loro leader . Mentre all'esterno infuria un'altempesta, Kaladin, il capitano della scorta di Elhokar, ordina -in apparenza senza alcuna buona ragione- di evacuare il palazzo. La sua intuizione si rivela corretta perché nei corridoi del maniero incontrano l'assassino in bianco, Lo shin viene subito affrontato da Adolin, Dalinar e dal capitano occhiscuri ma nulla sembra in grado di fermarlo: lo stesso Adolin viene neutralizzato e reso incosciente da una delle sferzate dell'assassino[18].

Il ritorno dell'assassino in bianco porta gli altoprincipi alethi a riunirsi precipitosamente; Adolin partecipa insieme al padre al meeting e, durante una delle pause dell'incontro, ha modo di sfidare a duello Elit Ruthar ed incontrare per la prima volta la sua fidanzata, Shallan Davar, che purtroppo reca tristi notizie sulla sorte di Jasnah[19].

Adolin inizia a frequentare la ragazza veden e il loro primo appuntamento è per lui tanto strano quanto entusiasmante. Il giorno dopo tuttavia, Adolin riveste un ruolo centrale nel negoziato con i Parshendi: data l'importanza del padre nel gioco politico in corso nei campi alethi, il ragazzo si reca al suo posto all'altopiano designato per l'incontro. Spacciandosi per Dalinar, Adolin cerca di convincere i Parshendi alla pace ma i suoi sforzi sono inutili: Eshonai, ormai corrotta dalla forma tempestosa, vuole solo la guerra[20].

Naufragata la pace, la necessità dei Kholin è quella di neutralizzare Sadeas e di avere più stratoguerrieri possibili da usare nell'offensiva contro i Parshendi. Adolin si mette subito al lavoro e il giorno dopo infligge un'umiliante sconfitta ad Elit Ruthar. Come previsto, il cugino di Elit, Relis, infuriato per l'affronto subito, accetta la sfida formulata da Adolin[21].

Due giorni dopo, i due contendenti si affrontano nell'arena ma non da soli: una breccia nella richiesta di duello di Adolin, permette a Relis di scendere in campo con tre combattenti al suo fianco. Lo scontro è aspro e spettacolare: in soccorso di Adolin arrivano Renarin e Kaladin e alla fine i Kholin hanno la meglio. Come pianificato in precedenza, Elhokar concede ad Adolin un premio: il ragazzo cerca di sfidare Sadeas ma la sua voce è scavalcata da quella di Kaladin che chiede vendetta nei confronti dell'odiato Amaram[22]. Per l'impudenza dell'occhiscuri, che viene arrestato per ordine del Re, il piano è andato a rotoli. Tuttavia, Adolin non accetta l'incarcerazione dell'uomo che l'ha salvato e per protesta, si rinchiude a sua volta nelle segrete[23].

Smaltita la propria ira, Elhokar approva la scarcerazione di Kaladin e Adolin esce a sua volta di prigione. Una volta libero, il ragazzo offre all'occhiscuri una Piastra e una Lama ottenuti dal duello ma, con sua grande sorpresa, il capitano rifiuta e li cede a un suo sottoposto[24].

Adolin parte al seguito della spedizione organizzata dal padre diretta al cuore delle Pianure Infrante. Quando gli alethi giungono a Narak, Dalinar affida al figlio il controllo di parte dell'esercito e nella battaglia che segue, Adolin mostra di essere sia un buon tattico oltre che un abile combattente; sono infatti i suoi uomini, i primi ad ottenere una vittoria nel corso della battaglia ed è proprio Adolin ad affrontare e sconfiggere in duello Eshonai[25].

Nel corso della ritirata dell'esercito da Narak, Adolin aiuta il padre ad affrontare Szeth ma, ancora una volta, i poteri dello shin superano di gran lunga le possibilità dei due alethi. Proprio quando tutto sembra perduto, Kaladin giunge a salvare la situazione e rivela la sua natura di Radioso; Adolin vede così confermati tutti i sospetti che nutriva sin dall'inizio nei riguardi del pontiere[26]. Ma le sorprese per il principe non sono finite perché quando giunge nei pressi della giuriporta scopre che anche Shallan è una Radiosa. In una lotta contro il tempo, aiuta la ragazza a districarsi nell'attivazione del marchingegno e alla fine riescono a salvare l'esercito, giungendo alle porte della mitica Urithiru[27].

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Nei giorni successivi, Adolin si dedica all'esplorazione della gigantesca fortezza e durante l'ispezione di una nuova zona ha modo di incrociare l'altoprincipe Sadeas. I due discutono animatamente e Adolin ha chiaro che l'uomo ha intenzione di continuare ad ostacolare il padre nonostante la minaccia dei Nichiliferi. Ma non questa volta. Adolin in un moto di rabbia, aggredisce Sadeas e lo uccide conficcandogli un pugnale in un occhio. Ancora sconvolto da ciò che ha fatto, ha il sangue freddo di sbarazzarsi della stratolama dell'altoprincipe e di cancellare le tracce del suo passaggio.[28]


Personalità

Adolin è un uomo sincero e leale. Non esita ad esprimere il suo dissenso alle decisioni del padre, anche a costo di litigare con lui, ma al contempo ne rispetta la sua autorità e obbedisce ai suoi ordini, come quello di seguire i Codici: Adolin li considera come una seccatura, non ne capisce lo scopo o l'utilità e contesta al padre il fatto che con gli altri suoi pari non sia esigente nel farli rispettare come per gli uomini sotto il suo comando.

Adolin è anche un ragazzo impulsivo e cedevole alla rabbia: non sopporta che qualcuno infanghi il nome della sua famiglia o peggio la metta in pericolo. Lo dimostra quando agli insulti velati di Sadeas rivolti al padre, risponde cercando di brandire la sua stratolama[5]. Sadeas stesso è arrivato a soprannominarlo la "testa calda"[2].

Il principe Kholin è una persona amichevole e amabile. Parla e scherza con i sottoposti occhiscuri e ha una moltitudine di amici occhichiari sparsi nei campi alethi, perfino in quelli apertamente ostili alla politiche del padre.

Relazioni

Adolin inizialmente contesta la debolezza del padre, rimpiangendo i tempi dello Spinanera, quando Dalinar era l'uomo più temuto del reame. Pensa che i Codici, La Via dei Re e le visioni lo abbiano rovinato ed è preoccupato che siano tutti i segnali di una mente malata, come lo era suo nonno.

Cosa facevi, come figlio, quando il padre che amavi - l'uomo più grande al mondo - iniziava a perdere il senno?

–La Via dei Re, capitolo 12

Il ragazzo è molto legato a sua zia Navani, che saluta sempre con gioia e di cui rispetta il lavoro con i fabrial, mostrando perfino un certo interesse per i suoi studi. Al contrario, Adolin disprezza e odia Sadeas con tutte le sue forze: non si fida di lui, lo considera viscido e ipocrita arrivando al punto di chiamarlo continuamente "anguilla" e mette costantemente il padre in guardia, cercando di dissuaderlo dal fidarsi da lui. Sembra che Adolin avesse un buon rapporto con la madre

Adolin ha con le ragazze un rapporto "conflittuale". Sebbene riesca a corteggiarle e a conquistarle con relativa facilità, ha grossi problemi a mantenere stabile le relazioni. In genere ,dopo appena qualche settimana, il ragazzo finisce sempre per offendere con il suo atteggiamento "eccessivamente amichevole" verso altre ragazze, la compagna del momento. Jasnah sintetizza questo atteggiamento come "impaziente" mentre Dalinar pensa che:

Continua a cambiare compagna come se fosse in un ballo dalla musica particolarmente veloce

–La Via dei Re, capitolo 22

Fonti

Casata Kholin
Membri Dalinar KholinGavilar KholinNavani KholinEvi KholinAdolin KholinRenarin KholinJasnah KholinElhokar KholinAesudan KholinGavinor Kholin